martedì 24 gennaio 2017

MANU CHAO – RITORNA DOPO 10 ANNI CON UNA BELLA E "FORMOSA" SORPRESA





Il singolare cantante francese con nome spagnolo e di ambito artistico folk-reggae-latino è tornato.
Dopo 10 anni di pausa, anche se in questo lasso di tempo ha fatto qualche featuring e un tour, il “Desaparecido”comincia dinuovo ad attirare su di se le attenzioni degli amanti della musica.



Ci dice molto poco su quello che ha intenzione di fare. Si parla di un nuovo tour in Francia, con date e impegni da stabilire e tenere sotto controllo sul suo sito, ma di sicuro ha dato inizio ad una collaborazione artistica con la splendida e  statuaria attrice greca Klelia Renesi

Proprio con lei ha girato e pubblicato un video in cui i due ci deliziano con un duetto denominato Ti.po.ta. Il pezzo in questiuone è Moonlight avenue.
Sembrano felici i due tra scogli sabbia, pesci e mare cristallino. Una location suggestiva che da un profondo senso di libertà, un angolo di paradiso terrestre dove cantano, ballano e suonano a turno un chitarrino sott’acqua tra un tuffo e un bagno in costume, e soprattutto nudi con spensieratezza lui, con sensualità lei.
Direi che il nostro amico Manu Chao sulle forme della Renesi ci ha marciato molto… e ha fatto bene aggiungerei!

 Ti.po.ta - Moonlight avenue


Oltre a quest’ultimo, l’artista ha pubblicato altri due video molto più consoni al suo vecchio stile con contenuti più impegnati verso la società odierna.
No solo en China hay futuro, girato a Barcellona. E’ bello il sound molto folk, arrangiato con un suono incalzante delle fisarmoniche e chitarra classica. Tutto il video è girato e montato in maniera molto “casalinga” in un bar di Barcellona e qualche viuzza del centro dove si festeggia, si balla e canta con allegria e spensieratezza. Un vero inno all’Allegria. 

 Manu Chao - No solo en China hay futuro



In Words of truth ritroviamo il Manu Chao che ricordiamo tutti bene, quell’artista che ci ha colpito e rallegrato per il suo modo di fare musica così vicino al sud America e inneggiante alla reggae music.
Questa volta canta in lingua inglese, e il giro degli accordi arpeggiati con la solita chitarra classica vengono accompagnati da trombe molto delicate e cori.

Manu Chao - Words of truth


Sempre piacevole ascoltare la musica di Manu Chao, brillante e ritmica contagiosa, uno spirito come quello conosciuto nel passato. 
Nel poco materiale che ci ha consegnato, abbiamo notato con piacere che per i video apparentemente home made abbia risparmiato probabilmente qualcosa nella produzione, ma soprattutto mettendo a disposizione dei fan i brani in download gratuito nel suo sito www.manuchao.net qualcosina la fa risparmiare pure a noi. E questo ci piace molto.


lunedì 23 gennaio 2017

GIORGIO MORODER - IL PRIMO JSound ALLO JUVENTUS STADIUM E' D'ECCEZIONE





Lo Juventus Stadium sin dalla sua inaugurazione ha dimostrato di essere un fortino inespugnabile. La Juventus Domenica scorsa ha giocato una splendida partita, piegando 2-0 una Lazio a tratti attonita, schiacciata da una squadra spettacolare in uno stadio degno di tale scena.

Ma la scorsa Domenica lo spettacolo non è stato solo in campo, ma anche sugli spalti, in particolare in tribuna. Si, questa domenica per i tifosi della Vecchia Signora c’è stato uno spettacolo in più, e che spettacolo: Giovanni Giorgio Moroder.
Il primo JSound, ovvero un dj set studiato per intrattenere i tifosi, ha visto un Dj d’eccezione all’opera. Moroder ha messo a palla alcuni dei suoi grandi successi prima della partita, così tanto per riscaldare i legamenti dello Stadium, e durante l’intervallo.

Dj set - Moroder allo Juventus Stadium

Moroder originario di Ortisei, provincia di Bolzano, viene considerato uno dei musicisti più innovativi e influenti nell'ambito della musica elettronica e per l’utilizzo del sintetizzatore, con cui ha scritto la storia del genere pubblicando deversi album e arrangiando le colonne sonore di molti film cult della storia del cinema. 
Film del calibro di Fuga di Mezzanotte, Last Dance, Flashdance e Top Gun lo hanno portato alla vittoria di ben 4 premi Oscar.
Tra gli altri film ha partecipato alle musiche per le colonne sonore di American Gigolò, Scarface, La Storia Infinita, Metropolis e Bastardi Senza Gloria di Tarantino.

Ha collaborato con molti artisti della storia rock come i Queen, e ha scritto le musiche per vari eventi sportivi: Olimpiadi, giochi invernali, ma quella indimenticabile per noi Italiani è la musica di Un’Estate Italiana per mondiali di calcio di 'Italia 90'. 
Il vero titolo della canzone è To Be Number One, ma Moroder per le parole della versione italiana si rivolse a Gianna Nannini ed Edoardo Bennato.

La lista delle collaborazioni con vari artisti della scena musicale mondiale è infinita.
Dal Rock alla Dance, dal Pop all’elettronica, il suo talento innovativo è stato messo a disposizione della musica a 360°.
Molto famoso il featuring di Moroder, datato 2013, nel meraviglioso disco dei Daft Punk – Random Access Memories, dove in Giorgio by Moroder dopo una breve storia parlata che racconda della sua vita fin dagli esordi, su un sottofondo 70’s/80’s, mette in pratica tutto quello per cui è diventato famoso: Synth, Bass, Drums miscelati in un sound da paura.

“In the beginning, I wanted to do a album with the     sound of the 50s,
The sound of the 60s, of the 70s and then have a sound of the future
And I said: Wait a second?
I know the synthesizer, why don't I use the synthesizer
Which is the sound of the future.”
                                                                         Giorgio Moroder


Daft Punk feat. Moroder - Giorgio By Moroder

domenica 22 gennaio 2017

HOME RECORDING SETUP - CREARE UNO STUDIO DI REGISTRAZIONE IN CASA



L' Home Recording è sicuramente per gli amanti della musica, emulando musicisti pro, un modo per divertirsi registrando in casa le proprie canzoni o eseguire cover dei propri gruppi preferiti.
Questo post si prefigge di analizzare una serie di strumentazioni per assemblare uno studio di registrazione in casa, di una certa qualità, senza spendere cifre folli.


            
Suono la chitarra dai tempi dell'università, da quasi vent'anni, mai fatto con continuità ma da tanto tempo mi piace suonare con amici, in casa e in qualche locale esclusivamente per divertimento.
E' però da qualche anno che, non avendo più la possibilità di provare dei pezzi in compagnia, ho cominciato a suonare in casa usando una Loop Station della Roland.
Una Boss RC30 con due banchi di registrazione per poter creare accompagnamenti e piacevoli arrangiamenti con l'uso della chitarra e un microfono.
Ebbene, dopo poco tempo comincio a darci dentro. La mia loop station mi diverte, ma per alcune cose inizia a starmi stretta. C'è bisogno di aggiungere altri strumenti: basso, batteria, tastiere, fiati e violini (non sto scherzando). 
Suonando cover di alcuni dei miei gruppi preferiti (dai Radiohead ai Pink Floyd, dai Led Zeppelin a Lucio Dalla) sento il bisogno di fare il salto di qualità e dare qualcosa in più al bisogno di creatività. Voglio crearmi un piccolo studio di registrazione.
Comincia così la ricerca e lo studio sui vari blog e siti specializzati di come fare ad iniziare, e soprattutto quanto spendere. 
Vi assicuro che ho letto tanto, e credo di poter consigliare un setup di tutto rispetto senza spendere cifre assurde (dipende dai gusti e soprattutto dal budget a disposizione), prendendo strumentazioni di tutto rispetto.

La scelta è ampissima, molte case costruttrici, da questo punto di vista si danno da fare su tutti i fronti con offerte per attrezzature di tipo amatoriale fino alle più costosissime esigenze degli studi di registrazione professionali.
Si va dalle poche centinaia di euro fino a spenderne decina di migliaia, ovviamente pensando anche al trattamento acustico dell'ambiente di lavoro. Tutti argomenti interessanti, che provando ad analizzarli e con qualche accorgimento, possono servirci per capire meglio questo fantastico mondo e cercare il segmento che più ci interessa e ovviamente più vicino alle nostre possibilità.
Non pretendo di dare il giudizio perfetto su come assemblare lo studio, ma dare semplicemente un consiglio sull'attrezzatura con un elevato rapporto qualità/prezzo secondo l'opinione che mi sono fatto negli ultimi tempi.

Il setup per creare un Home Recording Studio è formato da:

1. Computer
4. Cuffie









Cominciamo con la lista della spesa:


1. COMPUTER 



Tutti ne posseggono uno in casa, basta averne uno non troppo vecchio, ovviamente quelli di ultima generazione semplificano il lavoro in termini di tempo, ma credo proprio che chiunque stia leggendo questo post per creare un home studio non sia davanti ad con un commodore 64... 


2. SEQUENCER






Ora abbiamo bisogno di un software, anzi IL Software per trasformare il nostro computer nella Centrale della nostra DAW (Digital Audio Workstation), con cui possiamo registrare in multitraccia, mixare ed editare il nostro lavoro.
Sul mercato ne esistono molti, molto simili  tra loro nei comandi e nel tipo di interfaccia. 
Uno molto interessante, soprattutto perchè freeware è Audacity, ottimo per prendere confidenza con il mondo degli editor musicali, ma che col passare del tempo e con l'aumentare delle esigenze secondo me diventa troppo limitante.
Per questo motivo io uso Cubase, un ottimo programma che come altri (Pro Tools, Ableton ecc.) può darvi delle belle soddisfazioni. 
Comunque quasi tutte le schede audio danno la possibilità di scaricare il software necessario alla registrazione, con qualche limitazione.
Tutti i programmi citati presentano una versione per Windows, Mac OS X e Linux.

Sequencer:

3. SCHEDA AUDIO


Questa è l'interfaccia audio, che serve appunto ad interfacciare tutti gli strumenti musicali, microfoni e attrezzature del vostro studio al computer.
La scelta di questa scheda dipende dalle vostre esigenze, difatti ne esistono di varie grandezze con più entrate ed ovviamente prezzi.
Io uso e consiglio la STEINBERG UR 22 , un vero e preprio gioiellino sia per i materiali di cui è fatta che per l'ottimo lavoro che svolge. 
Ha due imput per microfono e/o strumento anche elettrico, lo switch per la phantom power 48V per il mic a condensatore, in e out midi per collegare direttamente una tastiera o batteria midi, uscite audio per i diffusori stereo dx e sx e vari knobs (manopole) per la regolazione dei volumi canale e cuffia; tutto con componenti di alta qualità.
 Inoltre in bundle hai la possibilità di scaricare dal sito Cubase AI ( io ora uso la versione 9 ) evitando di spendere altri soldi per la scelta di uno dei vari sequencer come prima descritto.

Interfaccia Audio:



4. CUFFIE



Le cuffie sono uno degli elementi cardine di uno studio pro o amatoriale che sia. 
E' uno strumento fondamentale perchè è quello che ti permette di ascoltare quello che stai suonando o cantando e soprattutto che ti servirà per il mixing e l'editing della tua creazione. 
Se una cuffia suona male o non ti mostra in modo fedele quello che hai registrato, tutto quello che hai fatto rischia di non servire a nulla.
Per questo ti consiglio vivamente di non comprare o usare le cuffie hi-fi seppur costose che hai in casa ne tanto meno gli auricolari del cellulare. Semmai usa quel materiale per sentire il lavoro finito, ma mai per suonare e soprattutto per l'editig.
Il motivo è che ti servono delle cuffie "flat", cioè che non enfatizzino i suoni ne nelle basse tantomeno nelle alte frequenze, ti serviranno delle cuffie cosidette Monitor.
Ce ne sono tantissime, sovraurali, circumaurali, chiuse e aperte. Io personalmente uso le circumaurali chiuse cioè che avvolgono le orecchie e non permettono al suono di venire fuori, molto isolanti. Le AUDIO TECHNICA ATH M50X in foto sono cuffie fantastiche, monitor dal rapporto qualità/prezzo molto elevato che possono essere utilizzate benissimo anche per il semplice ascolto di cd, lp o file audio di una certa qualità  (flac o wma). Attenzione che file compressi male o di bassa qualità verranno subito "scoperti"!
Comunque ve ne sono molte altre altrettanto valide, in base al prezzo, come le AKG, Beyerdynamic o Sennheiser. 
Per iniziare una cuffia economicissima ma che vi darà grosse soddisfazioni è la SENNHEISER HD 201.

Cuffie circumaurali chiuse:
SENNHEISER HD 201 (+economica)
 


5. MICROFONO 




Il microfono è anch'esso una scelta che dipende dal tipo di utilizzo che se ne deve fare. Esistono microfoni a condensatore e dinamici
Tutti i microfoni, infatti, sono dei trasduttori, ossia degli apparecchi che trasformano una grandezza fisica in un’altra: nel nostro caso, le onde di pressione sonora in segnali elettrici. Quello che li distingue è il principio che sfruttano per trasformare la variazione della pressione dell’aria generata da un suono in un segnale elettrico. 
Non voglio addentrarmi in lunghe spiegazioni tecniche, ma resto fermo al fatto che per me il microfono a condensatore serve per registrare non solo voce, ma chitarra acustica e percussioni con una dinamica e chiarezza che preferisco ad un normale microfono dinamico.
Però questo tipo di microfoni necessitano delle accortezze particolari:
Innanzitutto hanno bisogno di una energia supplementare, obbligatoria per il suo funzionamento, la famosa phantom power 48V. Quindi è necessario avere una scheda audio con questa peculiarità (la scheda sopra consigliata della steinberg ha questa opzione).
Poi delle accortezze, non necessarie sono l'utilizzo di un supporto "ragno" per eliminare la maggior parte delle vibrazioni esterne e un filtro "anti pop" che permette di filtrare le differenti sollecitazioni dell'aria che arrivano al mic, come ad esempio quando si pronuncia la "p" o la "t"...
Io utilizzo con molta soddisfazione il SAMSON C03 un microfono dall'ottimo rapporto qualità/prezzo.
In commercio ve ne sono tantissimi sia a condensatore che dinamici, per quanto riguarda questi ultimi consiglio di dare un'occhiata al classico SHURE SM58 .

 Microfoni (a condensatore e dinamici): 



6. MASTER KEYBOARD - CONTROLLER MIDI




Una Master Keyboard o semplicemente Controller midi a prima vista può sembrare una normale tastiera, ma con una sostanziale differenza: "non suona!".
Mi spego meglio. Questo tipo di tastiera funziona come una Keyboard da pc, cioè collegata al computer invia dei segnali al software che ad ogni comando (tasto, fader, o pad) emette un suono o un effetto preimpostato dallo stesso software o impostato da noi stessi. 
Questi segnali MIDI (possono anche esserci suoni campionati meglio detti SAMPLES)  fanno parte di una libreria che si trova nel nostro sequencer o in programmi esterni (VSTs) che vengono utilizzati dal nostro sequencer.
Esistono anche in questo caso una marea di offerte sul mercato di Master Keyboard, di tutti i prezzi e con diverse peculiarità, da pochi tasti (2ottave) fino agli 88 con tutte le ottave di un vero e proprio pianoforte. 
I tasti possono essere non pesati, semi pesati o pesati come quelli del pianoforte.
Oltre ai normali tasti possono avere fader e manopole(knobs) per intervenire sui volumi e molti altre proprietà del suono. 
Molti di essi hanno dei Pads che le trasformano in delle vere e proprie Drum Machine.
Per ulteriori approfondimenti rimando a questo link di Musica Digitale che spiega in modo abbastanza esaustivo il mondo MIDI.

Ci sono diverse aziende che offrono prodotti di tutto rispetto come Roland, Novation, Akai etc., ma la mia scelta si è fermata su un fantastico prodotto dell'Arturia (quella dell'immagine).
L' Arturia Keylab 49  (in edizione limitata, ora in commercio anche il nuovo modello più economico "Essential") oltre ad avere un design accattivante, è fatta con materiali (legno ed alluminio) che danno la sensazione di solidità oltre che piacevolezza al tatto. 
Diciamo che come tastiera non è proprio economica, ma il rapporto qualità/prezzo di questo gioiellino è davvero imbattibile, dato che il vero valore aggiunto è il software in bundle che da solo vale quasi il prezzo pagato: 
Analog Lab 3, Solina V, Prophet V e VS e UVI Grandpiano, un arsenale completo di Sintetizzatori ed effetti infiniti per creare qualsiasi tipo di suono. 

 Master Keyboard:
 ALESIS Q49 (+ economica)



7. STUDIO MONITOR 


I monitor studio sono l'ultimo strumento per un home studio di tutto ripetto. Ultimo non per importanza, ma dato che se si vuole risparmiare qualche soldo, per l'ascolto del proprio lavoro si hanno già le cuffie monitor e quindi questa è una delle spese che può essere fatta in modo più oculato e più avanti nel tempo.
Innegabile è però l'utilità del loro utilizzo per un ascolto più preciso e puntuale dei brani musicali, senza l'ingombro delle cuffie alla testa che alla lunga possono essere un po' fastidiose soprattutto nei periodi più caldi.
Come per le cuffie monitor, questi diffusori devono anch'essi avere un suono lineare, "flat", senza caricare troppo ne le basse e tantomeno le alte frequenze.
La scelta di questo tipo di diffusori monitor dipende molto dall'ambiente in cui vengono utilizzati, la grandezza della stanza e l'isolamento acustico. Woofer dai 3" ai 5" pollici vanno bene per le stanze medio piccole, per gli ambienti molto grandi dai 6" in su.
In ogni caso sia per l'ascolto durante la fase di registrazione che per il mixaggio e l'editing è conveniente usare dei monitor Nearfield per l'ascolto da vicino.
Anche quì le offerte sono tantissime, per tutti i gusti e tutti i prezzi. Ovviamente il nostro scopo è quello di spendere il meno possibile senza però abbassare troppo la qualità del nostro prodotto.
In questo caso vi consiglio di stare abbastanza lontani dalle offerte a prezzi stracciatissimi (eccetto offerte lampo o di fine serie da prendere al volo): dobbiamo ascoltare la nostra produzione nel modo più chiaro possibile, sempre però senza doverci svenare.
Un buon monitor da 5" può andare più che bene in un ambiente medio.

Un buon prodotto dall'ottimo rapporto qualità prezzo sono le KRK RP5 ROKIT G3 dei monitor di 3 generazione da 5" della famosa Krk, anche se un po' "mediose". Dello stesso segmento ci sono le JBL LSR 305 , che a differenza delle prime non hanno il Bass reflex, cioè le basse frequenze hanno il foro di uscita nella parte posteriore, quindi non sono molto adatte da mettere vicino al muro, ma dal punto di vista acustico sono probabilmente, tra tutte le più convincenti/convenienti.

Studio Monitor:
PRESONUE ERIS 5  (+ economiche)
ADAM F5

Credo di aver toccato i punti più importanti per la ricerca della propria attrezzatura da Home Recording per provare a tirare fuori il Producer che sta dentro di voi... ma non dimenticate di usare i "giocattoli" piu belli che avete già: chitarre, bassi e percussioni!



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