L' Home
Recording è sicuramente per gli amanti della musica, emulando musicisti
pro, un modo per divertirsi registrando in casa le proprie canzoni o eseguire cover
dei propri gruppi preferiti.
Questo post
si prefigge di analizzare una serie di strumentazioni per assemblare uno studio
di registrazione in casa, di una certa qualità, senza spendere cifre folli.
Suono la chitarra dai tempi dell'università, da quasi
vent'anni, mai fatto con continuità ma da tanto tempo mi piace suonare con
amici, in casa e in qualche locale esclusivamente per divertimento.
E' però da qualche anno che, non avendo più la
possibilità di provare dei pezzi in compagnia, ho cominciato a suonare in casa
usando una Loop Station della Roland.
Una Boss RC30 con due banchi di registrazione per
poter creare accompagnamenti e piacevoli arrangiamenti con l'uso della chitarra
e un microfono.
Ebbene, dopo poco tempo comincio a darci dentro. La
mia loop station mi diverte, ma per alcune cose inizia a starmi stretta. C'è
bisogno di aggiungere altri strumenti: basso, batteria, tastiere, fiati e
violini (non sto scherzando).
Suonando cover di alcuni dei miei gruppi preferiti
(dai Radiohead ai Pink Floyd, dai Led Zeppelin a Lucio Dalla) sento il bisogno di fare il salto di
qualità e dare qualcosa in più al bisogno di creatività. Voglio crearmi un
piccolo studio di registrazione.
Comincia così la ricerca e lo studio sui vari blog e
siti specializzati di come fare ad iniziare, e soprattutto quanto spendere.
Vi
assicuro che ho letto tanto, e credo di poter consigliare un setup di tutto
rispetto senza spendere cifre assurde (dipende dai gusti e soprattutto dal
budget a disposizione), prendendo strumentazioni di tutto rispetto.
La scelta è ampissima, molte case costruttrici, da
questo punto di vista si danno da fare su tutti i fronti con offerte per
attrezzature di tipo amatoriale fino alle più costosissime esigenze degli studi
di registrazione professionali.
Si va dalle poche centinaia di euro fino a spenderne
decina di migliaia, ovviamente pensando anche al trattamento acustico dell'ambiente di lavoro. Tutti argomenti interessanti, che provando ad analizzarli e con
qualche accorgimento, possono servirci per capire meglio questo fantastico
mondo e cercare il segmento che più ci interessa e ovviamente più vicino alle
nostre possibilità.
Non pretendo di dare il giudizio perfetto su come
assemblare lo studio, ma dare semplicemente un consiglio sull'attrezzatura con
un elevato rapporto qualità/prezzo secondo l'opinione che mi sono fatto negli
ultimi tempi.
Il setup per creare un Home Recording Studio è
formato da:
1. Computer
Cominciamo con la lista della spesa:
1. COMPUTER
Tutti ne posseggono uno in casa, basta averne uno non
troppo vecchio, ovviamente quelli di ultima generazione semplificano il lavoro
in termini di tempo, ma credo proprio che chiunque stia leggendo questo post
per creare un home studio non sia davanti ad con un commodore 64...
2. SEQUENCER
Ora abbiamo bisogno di un software, anzi IL Software
per trasformare il nostro computer nella Centrale della nostra DAW (Digital
Audio Workstation), con cui possiamo registrare in multitraccia, mixare ed
editare il nostro lavoro.
Sul mercato ne esistono molti, molto simili tra
loro nei comandi e nel tipo di interfaccia.
Uno molto interessante, soprattutto
perchè freeware è Audacity, ottimo per prendere confidenza con il
mondo degli editor musicali, ma che col passare del tempo e con l'aumentare
delle esigenze secondo me diventa troppo limitante.
Per questo motivo io uso Cubase, un ottimo programma che come altri (Pro
Tools, Ableton ecc.) può darvi delle belle soddisfazioni.
Comunque quasi tutte le schede audio danno la
possibilità di scaricare il software necessario alla registrazione, con qualche
limitazione.
Tutti i programmi citati presentano una versione per
Windows, Mac OS X e Linux.
Sequencer:
3. SCHEDA AUDIO
Questa è
l'interfaccia audio, che serve appunto ad interfacciare tutti gli strumenti
musicali, microfoni e attrezzature del vostro studio al computer.
La scelta di
questa scheda dipende dalle vostre esigenze, difatti ne esistono di varie
grandezze con più entrate ed ovviamente prezzi.
Io uso e
consiglio la STEINBERG UR 22 , un vero e preprio gioiellino
sia per i materiali di cui è fatta che per l'ottimo lavoro che svolge.
Ha due
imput per microfono e/o strumento anche elettrico, lo switch per la phantom
power 48V per il mic a condensatore, in e out midi per collegare direttamente
una tastiera o batteria midi, uscite audio per i diffusori stereo dx e sx e
vari knobs (manopole) per la regolazione dei volumi canale e cuffia; tutto con
componenti di alta qualità.
Inoltre
in bundle hai la possibilità di scaricare dal sito Cubase AI ( io ora uso la versione 9 ) evitando di spendere altri soldi per la scelta di uno dei vari sequencer come
prima descritto.
Interfaccia
Audio:
4. CUFFIE
Le cuffie sono uno degli elementi cardine di uno studio
pro o amatoriale che sia.
E' uno strumento fondamentale perchè è quello che ti
permette di ascoltare quello che stai suonando o cantando e soprattutto che ti
servirà per il mixing e l'editing della tua creazione.
Se una cuffia suona male
o non ti mostra in modo fedele quello che hai registrato, tutto quello che hai
fatto rischia di non servire a nulla.
Per questo ti consiglio vivamente di non comprare o
usare le cuffie hi-fi seppur costose che hai in casa ne tanto meno gli
auricolari del cellulare. Semmai usa quel materiale per sentire il lavoro
finito, ma mai per suonare e soprattutto per l'editig.
Il motivo è che ti servono delle cuffie
"flat", cioè che non enfatizzino i suoni ne nelle basse tantomeno
nelle alte frequenze, ti serviranno delle cuffie cosidette Monitor.
Ce ne sono tantissime, sovraurali, circumaurali,
chiuse e aperte. Io personalmente uso le circumaurali chiuse cioè che avvolgono
le orecchie e non permettono al suono di venire fuori, molto isolanti. Le AUDIO TECHNICA ATH M50X in foto sono cuffie fantastiche, monitor dal rapporto qualità/prezzo molto elevato che possono essere utilizzate benissimo anche per il semplice ascolto di cd, lp o file audio di una certa qualità (flac o wma). Attenzione che file compressi male o di bassa qualità verranno subito "scoperti"!
Comunque ve
ne sono molte altre altrettanto valide, in base al prezzo, come le AKG, Beyerdynamic o Sennheiser.
Per iniziare una cuffia economicissima ma che vi darà
grosse soddisfazioni è la SENNHEISER HD 201.
Cuffie circumaurali chiuse:
5. MICROFONO
Il microfono è anch'esso una scelta che dipende dal
tipo di utilizzo che se ne deve fare. Esistono microfoni a condensatore e
dinamici.
Tutti i microfoni, infatti, sono dei trasduttori,
ossia degli apparecchi che trasformano una grandezza fisica in un’altra: nel
nostro caso, le onde di pressione sonora in segnali elettrici. Quello che li
distingue è il principio che sfruttano per trasformare la variazione della
pressione dell’aria generata da un suono in un segnale elettrico.
Non voglio addentrarmi in lunghe spiegazioni tecniche,
ma resto fermo al fatto che per me il microfono a condensatore serve per
registrare non solo voce, ma chitarra acustica e percussioni con una dinamica e
chiarezza che preferisco ad un normale microfono dinamico.
Però questo tipo di microfoni necessitano delle
accortezze particolari:
Innanzitutto hanno bisogno di una energia
supplementare, obbligatoria per il suo funzionamento, la famosa phantom power
48V. Quindi è necessario avere una scheda audio con questa peculiarità (la
scheda sopra consigliata della steinberg ha questa opzione).
Poi delle accortezze, non necessarie sono l'utilizzo
di un supporto "ragno" per eliminare la maggior parte delle
vibrazioni esterne e un filtro "anti pop" che permette di filtrare le
differenti sollecitazioni dell'aria che arrivano al mic, come ad esempio
quando si pronuncia la "p" o la "t"...
Io utilizzo con molta soddisfazione il SAMSON C03 un microfono dall'ottimo rapporto
qualità/prezzo.
In commercio ve ne sono tantissimi sia a condensatore
che dinamici, per quanto riguarda questi ultimi consiglio di dare un'occhiata
al classico SHURE SM58 .
Microfoni (a condensatore e dinamici):
6. MASTER KEYBOARD - CONTROLLER MIDI
Una Master
Keyboard o semplicemente Controller midi a prima vista può sembrare una normale
tastiera, ma con una sostanziale differenza: "non suona!".
Mi spego meglio. Questo tipo di tastiera funziona come
una Keyboard da pc, cioè collegata al computer invia dei segnali al software
che ad ogni comando (tasto, fader, o pad) emette un suono o un effetto
preimpostato dallo stesso software o impostato da noi stessi.
Questi segnali MIDI (possono anche esserci suoni
campionati meglio detti SAMPLES) fanno parte di una libreria che si trova
nel nostro sequencer o in programmi esterni (VSTs) che vengono utilizzati dal
nostro sequencer.
Esistono anche in questo caso una marea di offerte sul
mercato di Master Keyboard, di tutti i prezzi e con diverse peculiarità, da
pochi tasti (2ottave) fino agli 88 con tutte le ottave di un vero e proprio
pianoforte.
I tasti possono essere non pesati, semi pesati o pesati come quelli
del pianoforte.
Oltre ai normali tasti possono avere fader e manopole(knobs) per intervenire sui volumi e molti altre proprietà del suono.
Molti di
essi hanno dei Pads che le trasformano in delle vere e proprie Drum Machine.
Per ulteriori approfondimenti rimando a questo link di
Musica Digitale che spiega in modo abbastanza esaustivo il mondo MIDI.
Ci sono diverse aziende che offrono prodotti di tutto
rispetto come Roland, Novation, Akai etc., ma la mia scelta si è fermata su un
fantastico prodotto dell'Arturia (quella dell'immagine).
L' Arturia Keylab 49 (in edizione limitata, ora in commercio anche il nuovo modello più economico "Essential") oltre ad avere un design
accattivante, è fatta con materiali (legno ed alluminio) che danno la sensazione
di solidità oltre che piacevolezza al tatto.
Diciamo che come tastiera non è proprio economica, ma
il rapporto qualità/prezzo di questo gioiellino è davvero imbattibile, dato che
il vero valore aggiunto è il software in bundle che da solo
vale quasi il prezzo pagato:
Analog Lab 3, Solina V, Prophet V e VS e UVI Grandpiano, un arsenale completo di Sintetizzatori ed effetti infiniti per creare qualsiasi
tipo di suono.
Master Keyboard:
7. STUDIO MONITOR
I monitor studio sono l'ultimo strumento per un home
studio di tutto ripetto. Ultimo non per importanza, ma dato che se si vuole
risparmiare qualche soldo, per l'ascolto del proprio lavoro si hanno già le
cuffie monitor e quindi questa è una delle spese che può essere fatta in modo
più oculato e più avanti nel tempo.
Innegabile è però l'utilità del loro utilizzo per un
ascolto più preciso e puntuale dei brani musicali, senza l'ingombro delle
cuffie alla testa che alla lunga possono essere un po' fastidiose soprattutto
nei periodi più caldi.
Come per le cuffie monitor, questi diffusori devono
anch'essi avere un suono lineare, "flat", senza caricare
troppo ne le basse e tantomeno le alte frequenze.
La scelta di questo tipo di diffusori monitor dipende
molto dall'ambiente in cui vengono utilizzati, la grandezza della stanza e
l'isolamento acustico. Woofer dai 3" ai 5" pollici vanno bene per le
stanze medio piccole, per gli ambienti molto grandi dai 6" in su.
In ogni caso sia per l'ascolto durante la fase di
registrazione che per il mixaggio e l'editing è conveniente usare dei monitor Nearfield
per l'ascolto da vicino.
Anche quì le offerte sono tantissime, per tutti i
gusti e tutti i prezzi. Ovviamente il nostro scopo è quello di spendere il meno
possibile senza però abbassare troppo la qualità del nostro prodotto.
In questo caso vi consiglio di stare abbastanza lontani dalle
offerte a prezzi stracciatissimi (eccetto offerte lampo o di fine serie da prendere al volo): dobbiamo ascoltare la nostra produzione nel
modo più chiaro possibile, sempre però senza doverci svenare.
Un buon monitor da 5" può andare più
che bene in un ambiente medio.
Un buon prodotto dall'ottimo rapporto qualità prezzo
sono le KRK RP5 ROKIT G3 dei monitor di 3 generazione da
5" della famosa Krk, anche se un po' "mediose". Dello stesso segmento ci sono le JBL LSR 305 , che a differenza delle prime non
hanno il Bass reflex, cioè le basse frequenze hanno il foro di uscita nella
parte posteriore, quindi non sono molto adatte da mettere vicino al muro, ma
dal punto di vista acustico sono probabilmente, tra tutte le più convincenti/convenienti.
Studio Monitor:
ADAM F5
Credo di aver toccato i punti più importanti per la ricerca della propria attrezzatura da Home Recording per provare a tirare fuori il Producer che sta dentro di voi... ma non dimenticate di usare i "giocattoli" piu belli che avete già: chitarre, bassi e percussioni!
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