sabato 26 novembre 2011

Musica e Pittura al BITTE di Milano


D -“Stasera andiamo a vedere una performance musicale"-col suo fare-" al Bitte di Milano?”
C -“A voglia! Chi suona?”
D -”Vedrai ti piacerà!!! Ceniamo da me e poi andiamo…”
                                                                                                                                                                                                                      
Manifesto dello spettacolo
Dopo una cena internazionale a base di cibi  russi, indiani, afgani e friarielli napoletani, accompagnati da un bel Cerasuolo di Vittoria, caffè e dolciumi arrivati via “pacco di sopravvivenza” dalla sicilia, si parte alla volte del Bitte!
Entriamo in questo ex opificio industriale, con tanto di botteghino all’entrata (non si è pagato nulla!) e bancone bar. Prendiamo due birre (stavolta pagate!) e cominciamo a chiacchierare con una coppia di suoi amici…

“Dove l’ho visto questo tipo? Magari in qualche altro locale in giro per Milano…boh”

Inizia la performance e la coppia, di cui prima, sale sul palco:
Der Cavalinha sound & silkscreen live performance
Si, erano proprio loro i performers: Xabier  Iriondo bassista Milanese degli Afterhours Valentina Chiappini pittrice Siracusana. 


Xabier suona strumenti a corda atipici, alcuni dei quali auto costruiti. Uno di questi ultimi è il Mahai Metak. Si tratta di una chitarra da tavolo completamente artigianale a 10 corde, con elettronica implementata: al suo interno c'è un oscillatore e un fuzz, che permettono in tempo reale di manipolare il suono senza ausilio di pedali (essi provengono da un pedale, smontati e inseriti all'interno dello strumento!). 

Mahai Metak a 10 corde
Lo strumento viene suonato con gli oggetti più disparati: biglie, bacchette, spugne, schiaccia carne e pennelli (oltre ad arpeggi con altri strumenti attaccati al Mahai Metak stile “robot Voltron”), campionando e sovrapponendo i suoni con ritmo e cadenze, mentre il genio artistico di Valentina con tecniche personali lavora sulla tela tra pennelli, phon, colori e quant’altro.
Alla tela sono collegati dei microfoni così che il suono dei pennelli e graffi dei vari attrezzi si integrino al sound proposto da Xabier: unico obiettivo creare lo stupore del pubblico!


Botto finale: Roberto Dellera, chitarrista degli Afterhours, sale sul palco e con i suoi colpi di chitarra porta a chiusura lo spettacolo (incitato dagli spettatori suona qualche pezzo alternando proprie canzoni a cover dei Radiohead…grandioso!).
Finalmente, viene mostrata la tela agli spettatori. Una stilizzazione dell’immagine della donna del dado knorr (ma quante ne sa) con sotto uno slogan: STAY HUNGRY!

Una bella esperienza, diversa da un concerto, che permette di riflettere su quanto sia ampio e variegato il mondo della musica, dei suoni e degli strumenti musicali (o non strumenti, come dice Xavier), ma che porta musicisti e artisti di tutti i generi a sperimentare, provare e trovare ispirazione guardandosi attorno. 
Spesso nelle band musicali alternative (qui gli Afterhours con Iriondo e Dellera, ma anche i Radiohead con Yorke e Greenwood per citarne una illustre ed internazionale) i singoli musicisti attingono nuove forme di ispirazione da esperienze che vanno al di fuori del contesto del gruppo o addirittura del genere o filone artistico.

Per farvi un'idea su questo eccentrico strumento, date un'occhiata all'intervista a Xabier Iriondo su mondoanalogico.blogspot.com... SEE YOU SOON!





mercoledì 23 novembre 2011

Mi presti qualche nota? Ci faccio un giretto…


Ascolto molta musica, molto spesso in automobile, saltando tra un’emittente radio e l’altra, tra vari generi musicali e notizie del momento.
Singoli lanciati in anteprima che fanno da preludio ai nuovi album,  quando semplicemente tracklists del momento.
 “Vediamo cosa sono riusciti a fare questa volta!”, il mio primo pensiero…
“Ma questa dove l’ho sentita?”, a volte il secondo.
 Ecco il presagio che comincia a mettere in moto la tua memoria come se fosse di un pc. Cerchi in tutti gli archivi mentali, nelle cartelle e sottocartelle,  fino a trovare l’assonanza col pezzo appena ascoltato. Allora cominci a canticchiarla a mente, sovrapponendo la melodia di una all’altra e viceversa.
 Il problema è che nel frattempo ci sono semafori rossi, stop, automobili provenienti da destra, e vecchietti che attraversano le strisce pedonali: occhio!

Da sempre interpreti di qualsiasi forma d’arte hanno preso in prestito, scopiazzato o semplicemente reinterpretato opere altrui . Nel mondo della musica in particolare, l’hanno fatta da padroni i vari gruppi e cantanti italiani degli anni ’60 e 70’, traducendo  e adattando pezzi americani, inglesi, francesi ecc.
Si parla di cover e plagi, da similitudini a piccoli particolari. Qualcuno afferma “ANCHE MOZART COPIAVA” (Michele Bovi, Auditorium edizioni).
Si, ci sono le influenze musicali dei più grandi artisti, le note musicali sono solo 7 e può capitare “senza volerlo” che il tuo brano somigli ad un altro? Beh, io la mia idea me la sono fatta…
Ecco tre brani, più o meno freschi di registrazione seguiti da quelli, forse o per caso, a cui hanno preso in prestito qualcosina.
1.     KASABIAN – DAYS ARE FORGOTTEN //
LED ZEPPELIN – IMMIGRANT SONG

2.     VASCO ROSSI – MANIFESTO FUTURISTA DELLA NUOVA UMANITA’ //
IGGY POP – THE PASSENGER

3.     NOEL GALLAGHER’S HIGH FLYING BIRDS – THE DEATH OF YOU AND ME//
PINO DANIELE – JE’ SO PAZZ

Come cicchetta invece la “sigla iniziale” di un film, pilastro della comicità italiana, del grandioso Diego Abatantuono “Il Ras del quartiere”.
 Si tratta della PFM che in Chi ha paura della notte si lascia abbastanza “influenzare” da Shoot to thrill degli ACDC . 
  (Ascoltate il ritornello degli ACDC, in particolare dal min 3:25 il giro di Shoot to thrill la dice molto lunga!).


4. ACDC - SHOOT TO THRILL//
PFM - CHI HA PAURA DELLA NOTTE

see you soon...







domenica 16 ottobre 2011

PROVA UNDER CONSTRUCTION


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